Raccolta Organico -Sacchetti Biodegradabili Compostabili
Informazioni sulla raccolta dell'organico
Ultima modifica 14 aprile 2023
Nel contenitore marrone per l'esposizione del rifiuto organico (utilizzate il contenitore grande, il contenitore piccolo da sottolavello va utilizzato solo in casa e non per esporre i rifiuti) si possono utilizzare solo sacchetti biodegradabili compostabili.
I sacchetti biodegradabili (non compostabili) possono decomporsi, in un determinato lasso di tempo entro 6 mesi, in elementi più semplici organici e in parte sintetici.
Per questo motivo le shopper biodegradabili non devono essere assolutamente riutilizzate per la raccolta dei rifiuti umidi.
I sacchetti biodegradabili compostabili invece sono “mollicci“ al tatto, ottenuti a partire da sostanze vegetali. In particolare il materiale più utilizzato per la produzione d buste della spesa compostabili è il Mater-Bi, un derivato del Mais, ma sono ottenuti anche da amido di patata o poliestere.
Trattandosi dunque di prodotti di origine vegetale, il processo di decomposizione è molto più semplice e veloce (3 mesi) e l’impatto ambientale davvero molto ridotto.
Solo questi sacchetti possono essere inseriti nella compostiera o utilizzati nella raccolta differenziata come contenitori dell’umido (o rifiuti organici): come gli scarti vegetali potranno essere compostati e trasformati in terriccio fertile.
Guardando il sacchetto bisogna fare riferimento alla dicitura di conformità della norma EN13432:2002 e cercare sul sacchetto la frase “Prodotto biodegradabile conforme alle normative
comunitarie EN 13432” che di solito viene riportata lateralmente o nella zona frontale.
Una seconda possibilità è di cercare i marchi che attestano la certificazione della biodegradabilità
come “OK Compost” e “Compostable” - in alto si trovano alcuni marchi certificati.
Tali loghi sono inoltre dotati di un codice seguito da un numero (Sxxx o 7wxx) riferito a ogni
azienda produttrice che deve assicurare anche la tracciabilità.